Supplì a Roma!
Se siete alla ricerca di un’esperienza culinaria indimenticabile nella capitale italiana, non potete perdervi l’opportunità di assaggiare uno dei piatti più iconici e deliziosi della cucina romana: il supplì. In questo articolo, esploreremo l’origine storica di questo piatto, le sue caratteristiche distintive e alcuni consigli utili per preparare i supplì a casa.
Origine e Storia del Supplì
Il supplì è un antico piatto tradizionale della cucina romana, con radici che risalgono al XIX secolo. La sua origine è strettamente legata alle tradizioni culinarie della città eterna. Questo squisito finger food è un vero e proprio simbolo della cultura e dell’identità romana.
La storia del supplì affonda le sue radici nella cucina povera di Roma. Inizialmente, era un piatto creato per riutilizzare gli avanzi del risotto, combinando il riso avanzato con ingredienti semplici e facilmente reperibili come il sugo di pomodoro e il formaggio. Nel corso degli anni, il supplì ha subito delle modifiche e delle varianti, ma la sua essenza è rimasta la stessa: un cuore filante di formaggio avvolto da un guscio croccante di riso.
Caratteristiche e preparazione del supplì a Roma
La caratteristica principale del supplì è il suo cuore di formaggio filante. Ogni morso è un’esplosione di sapori che si fondono armoniosamente, con il calore e la cremosità del formaggio che si mescolano alla consistenza croccante del riso. Per ottenere questa magia culinaria, il riso viene prima cotto in brodo di carne, condito con sugo di pomodoro e formaggio, e successivamente fritto in olio bollente fino a doratura.
Ogni supplì è un piccolo capolavoro gastronomico che richiede pazienza, ma il risultato è più che appagante. Il piatto è solitamente di forma allungata, a forma di cilindro, e può variare nelle dimensioni a seconda del locale o della ricetta utilizzata. Spesso viene servito come street food o come antipasto nei ristoranti, ma è altrettanto apprezzato come spuntino goloso da gustare in ogni momento della giornata.